La mia storia

Marzo 2 2019
Written by donafrau

Nella mia vita ho una certezza assoluta: non sono portata per fare la casalinga a tempo pieno perché questo non mi fa sentire realizzata, inoltre, essendo io la capa di me stessa, mi ammazzo di cose da fare e non mi riposo mai.

Care mamme,

volevo rendervi partecipi di quello che sto vivendo ultimamente e di come mi sia stato veramente d’aiuto seguire i corsi di Donatella, soprattutto vorrei condividere con voi la mia storia perché possa essere d’aiuto a tante di voi che vivono la mia stessa situazione, vorrei dirvi che non siete sole.

Mi chiamo Simona ho 35 anni, sono sposata da 9 , ho due figli, Diego di 8 anni e Gaia Maria  di 1 anno, e vivo a fianco a mio suocero. Sono una donna con un forte carattere : odio dipendere dagli altri, odio chiedere aiuto e sono estremamente testarda.

Nella mia vita ho una certezza assoluta: non sono portata per fare la casalinga a tempo pieno perché questo non mi fa sentire realizzata, inoltre, essendo io la capa di me stessa, mi ammazzo di cose da fare e non mi riposo mai (una ne faccio 100 ne invento).

Ho sempre lavorato, fin dal mio diploma, ma con l’arrivo di Gaia e la malattia di mio suocero ho dovuto licenziarmi. Mia madre è troppo occupata a seguire i figli di mia sorella per accudire anche i miei e la baby sitter costa di più di quello che guadagnavo, inoltre mio marito è più tranquillo per suo papà sapendo che  sono a casa.

Tante sarebbero felici di stare a casa … godersi i figli …

Io mi sento in gabbia, disorganizzata, piena di cose da fare e in colpa ad usare denaro per me.

Non mi riposo mai; mi sento in colpa se c’è anche solo una tazza da lavare, è un rincorrere tutto il giorno  le cose da fare: i panni da raccogliere, preparare qualcosa di buono da mangiare, i bimbi da sistemare, il cane da spazzolare … potrei continuare all’infinito.

Sta di fatto che nei giorni di maggior sconforto, mi alzo alle 6 del mattino e, se tutto va bene, vado a letto per le 23:30 ma se per caso apro un libro mi sento dire dal marito: “non hai mai un attimo per me” e allora chiudo il libro e mi arrabbio. Mi arrabbio con lui perché non capisce che ho bisogno di rilassarmi un pò da sola anche io, e allora litighiamo.

Così ho cominciato a diventare invisibile: Io che sorridevo a tutti comincio ad essere invidiosa, io che amavo truccarmi e vestirmi bene esco come capita (tipo andare alla fermata dell’autobus con le ciabatte da giardinaggio); elimino la parrucchiera, l’estetista, la dieta, la tv, la lettura e la mia amata acqua gym. E divento disordinata, con la testa che non connette, sempre più lontana da mio marito e STRONZA. Sono diventata come quelle signore sulle panchine quando ero adolescente “STRONZA E SPUTA SENTENZE”.

Mi imbatto nel Gruppo di Donatella e seguo i suoi corsi, sia “Fai spazio al tuo tempo” che quello sull’Autostima, e Donatella mi fa capire che andare avanti così non fa bene a me e non fa bene alla mia famiglia. Quindi metto in pratica i suoi insegnamenti. Per quanto riguarda l’aiuto in casa, coi bambini e nelle faccende domestiche va tutto bene. Mio marito capisce, mette in pratica e notando che troviamo del tempo per noi, nonostante la piccola pestifera è contento di aiutarmi. Ma quando si tratta di darmi del tempo solo per me va fuori di matto e gioca con i miei sensi di colpa.

Donatella ci fa capire quanto sia importate per noi mamme trascorrere un po’ di tempo con noi stesse, da sole, per rigenerarci: una camminata, un po’ di attività fisica, un’uscita tra amiche, un caffè con le persone care, la parrucchiera o l’estetista, fare shopping ogni tanto anche per noi. Staccare dalla solita routine del fare e fare.  Io mi rigenero se esco fuori casa e questo a mio marito non va bene. Perché io essendo mamma casalinga devo stare in casa, e allora comincia a farmi sentire in colpa:  per i soldi (se l’attività chiede una spesa), per la sua stanchezza, perché lui si può essere stanco, perché lui lavora, io no!  Mi chiedo ma per il semplice fatto che io non percepisco dei soldi il mio lavoro non è un lavoro stancante quanto e forse più del suo?

Quindi fare la mamma casalinga significa non poter godere neppure di una boccata d’aria tutta per noi? Vuol dire davvero che siamo forse peggio dei carcerati ai quali per legge invece è concessa un’ora d’aria tutti i giorni? Se tu sei casalinga e non vivi questo, ti faccio i miei complimenti, ma sappi che grazie a Donatella ci sto lavorando anche io.

Prima del corso sull’autostima creato per noi mamme da Donatella io rinunciavo a queste cose, litigavo con mio marito e mi sentivo una cattiva casalinga e mamma. Ora le cose sono cambiate perché sono cambiata io e il mio modo di vedere la mia vita, esco, mi rigenero, ho imparato a parlare e condividere molto di più i miei stati d’animo con mio marito e ora lui mi capisce di più, certo non è stato semplice ma ne è valsa la pena. Capire me stessa mi è servito per essere capita e per vivere più serenamente insieme ai miei cari.

Il mio scopo è sicuramente trovare un’indipendenza economica per poter  essere economicamente indipendente e non sentirmi più in colpa a spendere anche per me, perché anche io esisto non solo come mamme e moglie ma anche come Donna!

Un consiglio per tutte le Casalinghe, sia che voi lo abbiate scelto sia che vi sia stato imposto, non rinunciate mai al vostro essere anche donne, perché se stiamo a casa  e non percepiamo uno stipendio questo non vuol dire che stiamo con le mani in mano in attesa della fata turchina. Abbiamo bisogno anche noi di staccare, di riposare, di fare una doccia da sole per almeno 5 minuti.

Grazie a Donatella ho capito che tutto è possibile se lo desideri fortemente, pianifica, agisci, e scaccia le tue paure, perché tu vali!

Io ho deciso di  dare una svolta alla mia vita fallo anche tu, iscriviti al gruppo SuperMom.

Ti aspetto!

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